INTERVISTA A KURUMADA

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-Zeus-
view post Posted on 6/4/2004, 14:58




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Ecco la traduzione della più recente intervista al maestro Kuru!!!


AL: le vostre opere sono sulla stessa linea di quelle create da Ikki Kajiwara. Si tratta di un genere in cui vi riconoscete?
MK: sì, io sono un grande ammiratore di questo stile narrativo. L'abnegazione, il superamento di se stessi, un'amicizia impossibile da sconfiggere...

AL: sì, ma spesso questo genere di storie è molto duro, e con finali tristi...
MK: E' vero. Ogni grande storia, se mostra degli eroi che lottano fino alla morte, ha spesso un epilogo drammatico, che può essere anche la morte stessa...

AL: i vostri personaggi di Saint Seiya hanno conosciuto un enorme successo in Europa. Come lo spiegate?
MK: Penso che se una storia è coinvolgente, con personaggi consistenti, avrà successo. La nozione di "eroe" è comune a tutte le culture.

AL: i vostri personaggi principali di Saint Seiya hanno tutti dei grossi "complessi". Questo non è tipico degli eroi, non trovate?
MK: voi sapete che all'inizio, quando ho lavorato sulla trama di Saint Seiya, Athena non sarebbe dovuta esistere. Ognuno dei personaggi aveva la propria "idea" e doveva trovare la propria "Athena". Come avete ricordato, in effetti, i miei personaggi hanno tutti complessi più o meno significativi, che condizionano la loro
vita. Ognuno dovrebbe sapere come risolverli, ma questo sarebbe potuto essere difficile da capire per i lettori di Shonen Jump, che sono soprattutto giovani. Per questo, ho sviluppato il personaggio di Athena.

AL: voi fate parte del movimento "Nekketsu" (storie di avventura con personaggi che hanno relazioni di amicizia e lealtà, ndt), ma avete apportato alle vostre storie un tocco molto personale.
MK: penso che ci sia un tocco di eleganza che non si può ritrovare nei manga di Ikki Kajiwara o Hiroshi Motomiya. Le ricerche che ho fatto sui nomi delle tecniche, delle armature, dell'universo dei personaggi, ecc. Penso che questo abbia avuto un peso enorme sul pubblico, e che abbia permesso alla storia di conquistarsi anche un folto pubblico femminile che altre storie dello stesso genere non avevano, ad esempio. Ho sempre fatto attenzione, disegnando, a far sì che i miei manga dessero un'idea di purezza

AL: allora parliamo di eleganza... nelle vostre storie svolgono ruoli importanti anche i personaggi femminili, per quanto l'universo dei vostri personaggi sia prevalentemente maschile
MK: è vero. Le mie storie sono Nekketsu, storie in cui i duelli uomo contro uomo sono la regola, ma uno dei temi ricorrenti del genere è la storia d'amore. Nel momento più difficile della battaglia, la dolcezza di un personaggio femminile o più ancora il rigore morale dei consigli di un maestro, anche lui di sesso femminile, possono giocare un ruolo molto importante per l'eroe, permettendogli di superarsi.

AL: parliamo di Saint Seiya. Il 2002-2003 ha visto il ritorno dei nostri eroi dopo più di dieci anni di assenza. E ancora una volta, c'è stato un grande successo. Allora, ci si potrebbe augurare un ritorno di Saint Seiya in versione manga?
MK: Saint Seiya è stato un manga molto, molto impegnativo per me. Disegnare ogni giorno dei personaggi con armature sempre più complesse mi privava completamente della mia energia. Mi sono fermato dopo Hades perchè non ne potevo più.

AL: Allora niente Tenkai-Hen, in cui i nostri Saint sono contrapposti al regno di Zeus, per un gran finale?
MK: Zeus non sarebbe dovuto essere il capitolo finale di Saint Seiya. Nelle mie intenzioni, avrei voluto terminare la storia con i due dei che hanno dato l'origine al genere umano, Gea e Crono, padri di tutti gli dei.Ma ho ridisegnato altro su Saint Seiya, in occasione dell'uscita, nel febbraio prossimo, del nuovo film. Si tratta di una decina di pagine, penso, che uscirà poco prima del debutto cinematografico del film. Sto sviluppando, al momento, la sceneggiatura del film.

AL: come procede la vostra collaborazione con Shingo Araki?
MK: molto bene. Il signor Araki ha dato una grande forza visiva alla saga di Seiya. Il suo lavoro su Seiya e su Kojiro, in passato, mi ha incantato, e per questo ho chiesto la sua collaborazione per gli OAV di Hades, sperando di ottenerla.

AL: dove trovate l'ispirazione per sviluppare i personaggi dei vostri manga?
MK: mi ispiro a certi personaggi di manga che ho letto in passato, ma anche a personaggi o ambientazioni di certi film. Per esempio, mi piacciono molto i film sugli Yakuza realizzati dal vilipeso Kinji Fukasaku. La sua saga si chiama Jingi Naki Tatakai (combattenti senza onore). Amo anche la saga del Parrain.

AL: ma gli eroi di queste storie sono piuttosto malvagi...
MK: certo, ma nonostante tutto hanno una certa grandezza. Anzi, nel contesto della storia, sono molto eleganti. Ci sono una certa grazia e una certa bellezza in questi film.

AL: nell'ottobre 1990, il successo di Saint Seiya è stato grandissimo in Francia, e non a caso siete stato intervistato da una rivista francese (le club dorothee)
MK: in effetti, una mattina è arrivata una richiesta alla mia casa editrice, la Shueisha, da parte di una rivista francese che mi ha chiesto un'intervista telefonica proprio perchè la serie stava andando molto bene da loro. Con il fuso orario sballato, abbiamo fatto l'intervista nel bel mezzo della notte. In questo modo, però, ho potuto capire un po' di francese e degli episodi trasmessi nella vostra lingua.

AL: Saint Seiya è trasmesso negli USA. Cosa vi fa pensare?
MK: qualche anno fa, sulla mia scrivania è arrivato il progetto di un film dal vivo... a Hollywood era stato prodotto un "pilot" di una quindicina di minuti. Ma lo spirito della serie non era stato rispettato. Le immagini e la realizzazione facevano pensare a una specie di Tartarughe Ninja, i nomi erano stati cambiati, ecc... il progetto fu abbandonato prima che potesse dare risultati soddisfacenti.

AL: oltre alla serie Ring ni Kakero 2, che state sceneggiando e disegnando di persona, nell'anno 2002 avete iniziato la serie Saint Seiya Episode G, disegnato da Megumu Okada e una nuova saga di Fuma no Kojiro disegnata dal vostro allievo Satoshi Yuri. Potete dirci di più su questi due progetti?
MK: io svolgo un ruolo di supervisione, ma i disegnatori sono totalmente liberi. Megumu Okada fa un lavoro davvero impressionante, ma è riuscita a saper imporre uno stile e una storia molto forti. Satoshi Yuri è molto coscienzioso e lavora seriamente. Essendo mio allievo, lavora nel mio stesso studio, per cui posso vantarmi di occuparmi del suo lavoro su Kojiro molto più di quanto non faccia per Episodio G.

AL: i vostri personaggi attuali sono grandi viaggiatori. Il vostro protagonista di Ring ni Kakero 2, Rindo Kenzaki, viaggia in Italia e in Francia. Allo stesso modo, Seiya e i suoi compagni viaggiano molto. Anche voi viaggiate?

MK: poco, purtroppo. Il mio lavoro non mi lascia molto tempo per viaggiare.

AL: vi piacerebbe andare ad incontrare i vostri fan all'estero?
MK: naturalmente, sarebbe un'esperienza molto interessante. Potrebbe essere che, quando sarò meno occupato, verrò a farvi visita in Europa...

AL: un messaggio a tutti i fan francesi?
MK: voglio ringraziarvi di avermi sostenuto durante tutti questi anni, e spero che potrò avere il vostro incoraggiamento anche in futuro. Grazie a voi, ho potuto vedere che gli eroi non conoscono frontiere, e che malgrado le differenze culturali una buona storia può interessare tante persone.


Interessante vero? La parte più incredibile è il fatto che nemmeno zeus rappresenta la fine di saint seiya!!! Incredibile, Kurumada tralascia di rispondere alla domanda se farà il manga di zeus, dunque visto il successo del film (al tempo di questa intervista non era ancora uscito), possiamo sperare!!! FORZA KURU!!!
 
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